Ugo Micci

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16/8/2014

Torino (e i Torinesi) sono davvero inospitali?

19 Commenti

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Periodicamente sento dire, da persone che si sono trasferite a Torino per studiare o per lavoro, che Torino è una città fredda e inospitale, o che lo sono i Torinesi.
Oggi addirittura mi è capitato di leggere su Facebook un simpaticone che la definiva "lugubre", e che definiva la gente di Torino "troppo sucata, maleducata e insensibile".
Ora, a prescindere che il termine "sucata" non mi è noto, mi scuso per la mia ignoranza e provvederò a informarmi su un dizionario o all'Accademia della Crusca, mi domando:
se io mi recassi al sud (sono di orgini sannite), in una qualsiasi cittadina e iniziassi a sbandierare ai quattro venti che le persone intorno a me sono dei camorristi, delinquenti e maleducati, forse (e sottolineo il "forse") quanti non si riscontrano in queste categorie non sarebbero poi così ben disposti nei miei confronti.
E' una sorta di profezia autoavverante: se continuo ad apostrofare come "chiusi" coloro che mi circondano, difficilmente questi si apriranno.
Forse sarebbe ora di smettere di fare di tutta l'erba un fascio, provare a conoscere davvero le persone che vi circondano, senza fermarmi a frusti stereotipi. E soprattutto, se non vi piace Torino, nessuno vi trattiene. 
Rispetto profondamente coloro i quali, venuti a Torino per studiare o lavorare, non trovandosi bene hanno deciso di tornarsene al loro paese d'origine. E' una scelta legittima, e non tutti i gusti sono uguali. 
Non capisco invece chi, senza perdere occasione per disprezzare Torino e i Torinesi, non accenna a tornarsene a casa sua, ben conscio che lì non potrebbe mai avere le opportunità che invece questa "lugubre" città gli offre.

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19 Commenti
matteo
2/3/2015 12:21:40 pm

Ho cercato per mesi e mesi di essere ben disposto e affabile. ma Torino, devo ammetterlo, è una delle città più dure e umanamente difficili in cui abbia mai messo piede. Mi sono dato un anno per poi andarmene (coerentemente: se ci sto male, cambio), ma questo è un lusso che non tutti possono permettersi. Additare di ingratitudine chi ci lavora mi pare più un ricatto che un ragionamento senza falle. Inoltre, e questo te lo garantisco, difficilmente mi lamento quando ho occasione di conoscere persone nuove, ma la freddezza con cui ci si scontra è davvero spiazzante. Sfogarsi con chi si ha vicino è credo la cosa più umana che possono accadere in questo caso, e una valida valvola di sfogo a ciò che definisco oramai "distacco regale sabaudo".

Risposta
Paolo
25/1/2018 10:29:24 pm

Ragazzi ma ci siete mai stati a torino??? Fa schifooooo in tutto.
Dal.clima al.lavoro alla gente. Fredda bruttissima e tristisssimaaaaa . Datemi retta. Non ci venite. Ha solo tre piazze belle e la collina. Ma sempre schifo fa

Risposta
Ugo Micci
25/1/2018 11:45:35 pm

Caro Paolo, che Torino sia fredda non mi pare, o quanto meno sicuramente più fredda di Roma e meno di Oslo, però direi che è in linea con la collocazione geografica. Sulla tristezza, mi chiedo quale sia il tuo parametro per definire una città “triste”: l’assenza di movida? La mancanza di attrazioni culturali? La scarsità di eventi musicali? Un turismo poco sviluppato? Se questi sono i criteri, Torino non può in alcun modo definirsi triste. La gente fa schifo? Beh, su questo il giudizio è ovviamente soggettivo, però mi sembra quantomeno una grossa generalizzazione. Sulla bruttezza, ti invito a farti nuovamente un giro, ad ammirare il liberty torinese, la pinacoteca agnelli, il museo egizio, il museo del cinema, la basilica di superga, il parco del Valentino con il suo castello, Villa della regina, palazzo madama, l’armeria reale, il bicerin, via barbarous... e mi fermo solo perché è tardi. Ti saluto cordialmente.

Doc
19/8/2015 07:55:14 am

Concordo con Matteo. Basta leggere l'ultima frase di Micci: invitare chi non è d'accordo con lui (e magari non ha la possibilità di andarsene) a "tornarsene a casa sua" è per l'appunto l'atteggiamento di una persona chiusa e inospitale. Proprio come i torinesi. (AUTOGOL !)

Risposta
Ugo Micci
19/8/2015 01:39:24 pm

Caro Doc (ci sarebbe poi tutto un discorso da fare su chi non ha il coraggio di firmare i propri commenti), ci tengo a precisare che non ho invitato ad andarsene chi "non è d'accordo con me", ma chi "non perde occasione di disprezzare Torino e i Torinesi". In sostanza, chi "sputa nel piatto in cui mangia". Poi per carità, tutti sono liberi di esprimere le proprie idee. Però visto che tra i miei amici più cari (che condivido con tanti altri amici più Torinesi di me) annovero Toscani, Albanesi, Napoletani, Pugliesi, Calabresi, Sardi, Rumeni e via discorrendo (in ordine rigorosamente sparso), mi vien da pensare che forse chi non è riuscito a integrarsi o è stato molto sfortunato (e in questo caso sono a disposizione per aiutarlo ad inserirsi) o forse deve farsi un minimo di esame di coscienza. Torinesi brutta gente? Avete il diritto di pensarlo, e anche di dirmelo in faccia, senza paura, e senza nascondervi. L'importante è che poi non pretendiate anche che vi si accolga tra la cerchia di amici, e non ribadiate che sono una brutta persona perché non lo faccio! Un abbraccio.

Risposta
doc
19/8/2015 09:24:44 pm

Caro Micci, non ce l'avevo certo con te...mi sembri un'ottima persona. La mia era solo una piccola provocazione per dire che i torinesi sono un po' freddini...lo pensano in molti. Personalmente mi sento integrato, ma tanti non riescono... Ricambio l'abbraccio e complimenti per il tuo blog. Buon agosto a tutti!

Pierre
3/3/2020 10:36:16 am

Buongiorno,
Io da torinese, l'ho lasciata per Milano: città molto più aperta, più cosmopolita, più avvezza all'internazionalità, più città del commercio e aperta ai servizi. Torino, ahimè, resta una metropoli, fredda, chiusa, d'impostazione francese e soprattutto di mentalità provinciale.
Saluti da un torinese emigrato.

Risposta
Mauro
27/6/2020 02:40:21 pm

Ho vissuto in tantissimi posti e nessuno mi ha mai ridotto come qui. Andrò via il prima possibile e non ci tornerò nemmeno per sbaglio.

Risposta
Ettore
2/10/2020 01:33:18 am

Non credo che i torinesi lo facciano di proposito ad essere distaccati, sarà il loro pessimo retaggio francese con il quale condividono anche due piatti e li spacciano per pietanze artificiose, sublimi e complessi (forse sono gli ultimi in Italia)

Le persone sono cortesi.

La città é bella.

Ma mancano di umanità, non lo fanno di proposito, sono veramente fasulli e distaccati, una cortesia imbarazzante quanto ipocrita. si sfogano con il lavoro e prostandosi agli agnelli.

Risposta
Letizia
29/10/2020 10:35:05 am

Sono arrivata a Torino sette anni fa, ho lavorato, mi sono specializzata e sono cresciuta tanto grazie a quello che la città mi ha offerto.
Non vorrei parlarne male, ma di fatto è impossibile parlarne bene... È una città dal bruttissimo carattere: le caratteristiche della gente del luogo mi hanno lasciata letteralmente esterrefatta. Dirò di più: il loro modo d'essere mi era così estraneo ed inconcepibile che ci ho messo degli anni a realizzarne la portata e le implicazioni nella vita relazionale. In soldoni, si tratta di montanari votati alla funzionalizzazione dei rapporti umani, perciò superficiali, aridi ed incapaci a concepire l'esistenza del diverso (qualora identificato non c'è alternativa all'assimilazione - vedi gli immigrati dal sud di qualche generazione fa).
Mi sembra che tutto ciò celi una profonda frustrazione, un male assoluto di vivere, una tristezza senza speranza.
In tutti questi anni ho visto molte persone andare via, gettare la spugna dopo diversi tentativi di integrazione e lasciare questa città ed i suoi sabaudi abitanti al loro miserevole, morente destino.
Come dicevo, ho imparato molto a Torino, persino lezioni che avrei preferito ignorare circa la natura umana...

Risposta
Paola
22/1/2021 04:08:58 pm

Concordo pienamente con Mauro. Una città grigia, chiusa, respingente. Da far deprimere anche il più irriducibile solitario. Un modo di interagire con il prossimo che può facilmente essere frainteso e scambiato per maleducazione. E poi spocchia ingiustificata, grugno perenne, malinconia. Una signora caduta in disgrazia che ha finito tutti i suoi gioielli da vendere, ed è rimasta sola in una casa polverosa e vuota. Questa è l'immagine che mi restituisce il grigio e la nebbia che avvolgono perennemente questo triste luogo. Mi auguro anch'io di andarmene il prima possibile e non tornare mai più, nemmeno per sbaglio.

Risposta
Riccardo
18/2/2021 12:22:47 pm

Ho lasciato la mia cittá natale e sono partito per Torino con alte aspettative. In Torino cercavo una "seconda casa" per cosi dire, e invece ho trovato solo un posto inospitale, freddo e respingente. È un posto che ti livella e ti spegne nel senso letterale del termine. È spiritualmente tossico. I torinesi sono il risultato di tutto cio: invidiosi, viscidi, diffidenti, e certe volte anche gentaglia opportunista. Sebbene l'individuo, in quanto tale, non sia da ritenere direttamente colpevole, questo è il risultato finale.
È una citta che non merita seconde chances, e scrivo questo per tutti coloro che leggendo, siano in dubbio sul rimanere o andarsene via. I torinesi, nella loro pesantezza, dicono: "qui a Torino abbiamo tutto". In realtà non hanno niente. Torino é una trappola e un'illusione.

Risposta
Nicola
6/5/2021 10:25:33 pm

Non posso non condividere in toto i pareri di Matteo, Pierre, Mauro, Letizia e Paola.
Abito (non uso appositamente il verbo "vivo") a Torino dal 2016. Per lavoro ho vissuto in parecchie città che vengono comunemente definite "difficili" (come Milano, Parigi e New York)... ma giuro che non mi sono mai sentito così alienato, respinto, isolato e solo come a Torino. La gente è così arida, fredda e manca così tanto di empatia da farti sentire come un "immigrato nel tuo stesso Paese".
Per carità, dal punto di vista artistico ed architettonico la città merita. Ma si respira un tale senso di grettezza e chiusura mentale, miste ad un'ingiustificata spocchia (probabile retaggio storico), che - secondo me - tradiscono per contrasto un certo senso di tristezza, inadeguatezza, inferiorità e rancore verso altre città ben più importanti, internazionali, aperte e cosmopolite, come ad esempio l' "odiatissima" Milano.
A proposito del ricatto "se non ti piace, vattene". Faccio un lavoro molto particolare, che rende difficile una mobilità nel breve periodo: vi assicuro che se trovassi un'occupazione equivalente, sparirei domani mattina senza lasciare traccia. Saluti.

Risposta
Gabriele
16/7/2021 11:41:08 am

concordo pienamente con quasi tutti i commenti sopra, Torino aggiungo che è una città "malata", "malattia" data da chi ci vive, compresi anche la maggior parte dei meridionali.. che ahimè non hanno più nulla di meridionale..
davvero un luogo triste

Risposta
Ale84
11/1/2022 04:15:51 pm

Arrivo su questo blog, e questa chat, con un gran ritardo.
Ma, trovando la conversazione molto interessante, non posso evitare di scrivere qualcosa anch'io. Prima cosa, mi rivelo: sono una Torinese! Certo sono atipica, date le mie origini familiari partenopee. Sono nata e cresciuta qui, per poi viaggiare molto e vivere diversi anni in alcune città del sud Italia, ma anche all'estero.

Della Sabauda Torino se ne dicono tante, alcune vere altre meno. Cosa ne penso io?

Soggettivamente la trovo una bellissima città con tanti pregi quanti difetti. Riservata, concreta, affascinante, altezzosa, magica, rigorosa, malinconica, perbene, esigente e inquieta.

Riconosco che Torino non sia per tutti, ma questa è in realtà una cosa che amo, e che ho sempre amato, di questa città: non fa sconti a nessuno, insegna l'umiltà a suon di batoste. Ogni cosa è da guadagnare con sacrificio e rispetto delle regole, un retaggio operaio probabilmente. Impari ad amarla con pazienza ed entrando pienamente nella sua mentalità.

Sui Torinese non saprei dire, girando in lungo e largo per l'Italia e il mondo ho capito che le persone sono tutte molto simili vissute da vicino. Forse il torinese medio è diffidente, ma se entri nella sua cerchia intima non ne uscirai con facilità. Per ciò che riguarda il mito del "torinese falso e cortese" invece, ho molto da ridere: sì, a Torino la forma conta. Modi cortesi e sobrietà sono un must imprescindibile di ogni abitante, salvo volersi fare affibbiare l'epiteto di "tamarro" (cafone/bifolco provinciale). Tuttavia, non si cela nulla dietro a questa cortesia: né falsità né altro. La cortesia e il basso profilo è semplicemente il comportamento richiesto dal vivere civile torinese, una sorta di savoir-faire Sabaudo e nulla di più.

Piccola specifica: mi riferisco alla Torino di oggi, la città è cambiata molto dalle olimpiadi invernali del 2006 in poi.

Risposta
Ugo Micci
11/1/2022 04:51:50 pm

Concordo al 100%

Risposta
Mirko
24/1/2022 11:05:54 pm

Torinese di barriera dalla nascita, ho vissuto in questo luogo per 30 anni della mia vita, e gli ultimi 10 di questi a costruire i mattoncini necessari per scappare dalla gabbia di matti. Dicembre 2020, con il fantasma delle restrizioni covid (quelle italiane estreme in confronto a quelle di altri paesi europei) sono finalmente scappato e ho vissuto 1 anno in Spagna. Sono tornato da 7 giorni in città e sono già ricaduto nella routine depressa di questo luogo. Domani parto per L'Irlanda, e questa volta farò in modo di non tornare più. Torino è irrecuperabile, la gente che ci vive è depressa e deprimente, i ritmi della fabbrica rimangono anche se ormai le fabbriche non esistono più. È una città che vive di glorie del passato, ma non è capace di costruire nulla per il futuro. E non cambia mai. Lercia nelle periferie ( dove la maggior parte della popolazione vive) che sono le stesse da 40 anni. I cittadini hanno perso qualsiasi speranza nel futuro e dimostrano un cinismo che può essere spiegato solo con enormi traumi dovuti alla triste esistenza che hanno dovuto affrontare. Io ho deciso di vivere. Non cercate di convincere un torinese che sta vivendo male e potrebbe salvarsi cambiando contesto, fallireste. Il resto dei commenti hanno descritto in dettaglio i problemi psicologici di chi vive qui.

Risposta
Paolo
8/3/2022 09:36:41 pm

Ciaa a tutti, sono capitato quì proprio perchè sto valutando un progetto imprenditoriale e di vita immaginate dove…a Torino ! Fare impresa nel settore dei servizi assicurativi a Torino: che prospettive ci vedete ? E poi trasferirsi a vivere nel centro: come si sta ? Spero di ricevere pareri e consigli sinceri: grazie!

Risposta
Ugo Micci link
8/3/2022 09:53:46 pm

Ciao Paolo! Torino, contrariamente a quanto si possa pensare, non è male per un'attività imprenditoriale. Certo, per il business Milano è Milano, e su questo purtroppo non si discute. Però le assicurazioni sono un buon settore a Torino. In centro a Torino si sta molto bene, ovviamente a due condizioni: o hai un box auto, oppure devi poter andare a lavoro senza macchina. C'è da dire però che il "centro" a Torino è molto ampio. Ci sono zone molto belle vivibilissime, e a prezzi molto più bassi rispetot a Milano

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